La collaborazione scientifica fra Italia e Israele e i Bandi MAECI

La cooperazione scientifica fra Italia e Israele avviene mediante specifici accordi e convenzioni tra Università ed Enti di Ricerca italiani e israeliani e attraverso progetti di ricerca sulle attività previste dall’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica tra Italia e Israele. Questi progetti sono banditi, per la parte italiana, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e dalla Israel Innovation Authority-International Collaboration Division per la Parte israeliana.

Campi di ricerca dei “Bandi MAECI”

Nel 2024, i progetti sono stati banditi su 3 aree tematiche:

  • Tecnologie per la salute del suolo (nuovi fertilizzanti, microbioma dei suoli)
  • Tecnologie idriche (acqua potabile, acque industriali e selvatiche, desalinizzazione
  • Ottica di precisione, elettronica e tecnologia quantistica, onde gravitazionali

Per il 2025, il bando ha previsto 2 tematiche:

  • Immunoterapia nel trattamento del cancro
  • Nuove strategie per il trattamento dei rifiuti polimerici

Inoltre, sempre nel 2025, è stato presentato un ulteriore bando “monotematico” sul tema

  • Sustainable technologies to tackle the challenges resulting from climate change in the Mediterranean region.

 

Quali sono state le conseguenze del conflitto sulla diffusione dei bandi MAECI?

In molte università si sono verificati movimenti di protesta contro la collaborazione con Israele, paventando l’utilizzo militare degli esiti delle ricerche scientifiche oggetto del bando, il cosiddetto dual-use.

Nel 2024, nonostante la distanza dei temi trattati da possibili implicazioni militari, a seguito di pressioni e lettere aperte presentate dalla comunità scientifica, si è aperto un ampio dibattito all’interno delle Università e degli Enti di Ricerca sull’opportunità di sospendere questi bandi con lo scopo di esercitare pressione sullo Stato di Israele, sostenendo di voler proteggere le istituzioni italiane dall’accusa di non aver adempiuto al dovere inderogabile di prevenzione di genocidi o di essere complici di crimini di guerra.

L’università di Torino ha rinunciato formalmente a partecipare ai Bandi, al termine della nota seduta del Senato Accademico del 19 marzo 2024, e avviando così una lunga stagione di delibere dei senati accademici universitari e dei consigli di amministrazione degli Enti di Ricerca in merito all’opportunità di partecipazione ai bandi MAECI.

Nella maggior parte dei casi, e con diversi livelli di “riconsiderazione nel merito” dei rapporti accademici con Israele, le istituzioni accademiche hanno respinto l’interruzione dei rapporti di collaborazione, sostenendo la costruzione di ponti di cooperazione e avviando borse di studio indirizzate a studiosi palestinesi.

Anche nel 2025 è stata lanciata una lettera aperta, rivolta al MAECI e alla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), per chiedere la sospensione dei bandi di cooperazione italo-israeliana. Diversi dipartimenti universitari hanno espresso una posizione di contrasto ai bandi, al di là dei pareri dei Senati Accademici.

Che attività prevedono i bandi MAECI?

  • Pianificazione delle attività di ricerca in aderenza alla proposta progettuale
  • Visite reciproche fra laboratori
  • Uso condiviso di materiali e infrastrutture
  • Condivisione di approcci metodologici
  • Scambio di studenti

Lo scambio di studenti ha incontrato criticità derivanti da questioni relative alla sicurezza in aree di conflitto, come emerso anche in diversi programmi Erasmus sospesi per motivi legati alla tutela dei partecipanti.

 

Che succede quando la collaborazione si interrompe?

L’interruzione dei progetti ha avuto conseguenze per la ricerca accademica italiana, limitando scambi e finanziamenti. Particolarmente critica è, da parte italiana, la rinunzia a collaborazioni su tematiche legate all’ambiente (gestione delle acque, lotta alla desertificazione, tutela ambientale) e alla medicina, in cui Israele è partner scientifico di massimo livello

 

Con la Russia come ci si è comportati?

Una circolare del Ministero dell’Università dell’11-3-22 ha invitato i Rettori a sospendere i programmi di scambio studentesco con la Russia e Bielorussia. A livello europeo, la Commissione ha deciso di sospendere le cooperazioni in atto, ma ha accolto gli accademici russi dissidenti. In generale, non si sono registrate pressioni simili a favore dell’interruzione di rapporti accademici in nessun altro contesto conflittuale. Anche nell’ambito dell’attuale situazione mediorientale, non ci sono state richieste analoghe di limitazioni degli accordi scientifici con le altre parti in causa (per esempio, l’Iran).

 

Israele è rimasta isolata?

Nonostante i reiterati appelli al boicottaggio, Israele ha mantenuto una rete di collaborazione molto ampia a livello nazionale e internazionale, includendo Canada, Germania, Regno Unito, Francia, Australia e Paesi Bassi. In Italia, è sempre più disagevole gestire progetti ed eventi congressuali con relatori israeliani, a causa delle forti pressioni esercitate contro la loro partecipazione.

 

Campi di ricerca in Israele

Israele è leader mondiale in settori come la tecnologia, la biotecnologia, la sicurezza informatica e le energie rinnovabili.

 

Ricerca accademica e struttura militare sono collegati in Israele?

In Israele società civile ed esercito sono fortemente connessi, considerando anche che. studenti e ricercatori sono spesso soldati di leva o riservisti. Alcuni campi di ricerca sono finanziati direttamente dal Ministero della difesa, come, ad esempio, quello che ha portato alla creazione dell’Iron Dome.

I campi di ricerca sono però molto più ampi, spaziano dalla medicina all’astrofisica, all’agricoltura, all’informatica. Ovviamente alcuni studi si prestano a sospetti di dual use, come peraltro accade in tantissimi contesti conflittuali internazionali, sui quali non è stata rivolta una simile attenzione a livello di interruzione preventiva di progettualità

 

Chi finanzia le università israeliane?

  • Consiglio per l’Istruzione superiore, ministero del bilancio
  • Tasse universitarie
  • Unione Europea
  • Enti di ricerca internazionali, specialmente USA
  • Industria privata e collaborazioni commerciali
  • Donazioni private

Maura Amadei

Collaborazione con Aldo Winkler


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